Tumori testa-collo: cosa sono


“Tumori della testa e del collo” è un modo di descrivere qualsiasi tipo di tumore che origini nella regione della testa o del collo, ad eccezione di occhi, cervello, orecchie ed esofago. Di solito origina nelle cellule delle superfici di rivestimento della testa e del collo, come la mucosa di bocca, naso e gola.
Ci sono più di 30 aree all'interno della testa e del collo in cui il cancro può svilupparsi.
 

Incidenza

La possibilità di sviluppare un tumore alle vie aerodigestive superiori (VADS) nell'arco della vita è pari a 1/46 negli uomini e a  1/197 nelle donne. 
In Italia ogni anno sono diagnosticati più di 9.000 casi l’anno di cui più del 75% nel genere maschile. Anche se gli uomini hanno da due a tre volte più probabilità di sviluppare il cancro della testa e del collo, l’incidenza è in aumento nelle donne. 
Questo tumore è più comune nelle persone di età superiore ai 40 anni (con circa il 24% dei nuovi casi diagnosticato in pazienti di età superiore a 70 anni), ma c’è stato un recente aumento tra le persone più giovani.
Se in Italia i tumori della testa e del collo rappresentano il 3% dei tumori totali, in Europa sono il settimo cancro più comune. Si tratta di circa la metà dei tumori del polmone, ma due volte più comune di cancro del collo dell’utero. 
 

Mortalità

Nel 2016 i decessi per il tumore alle VADS in Italia sono stati 3.216, di cui 2.228 negli uomini e 988 nelle donne (Fonte: ISTAT 2016). 
La possibilità di morire a causa di un tumore alle VADS in Italia è pari a 1/95 negli uomini e a 1/447 nelle donne.
 

Sopravvivenza (in Italia)

La sopravvivenza a 5 anni nei tumori del testa-collo è pari al 57%.
La probabilità di sopravvivere a 5 anni dalla diagnosi, essendo vissuti il primo anno, è del 68% negli uomini e 74% nelle donne, mentre la probabilità di sopravvivere dopo il 5° anno dalla diagnosi sale al 79,9% negli uomini e all’87,3% nelle donne. 
La sopravvivenza a 5 anni, per gli uomini, non mostra differenze per area geografica; per le donne, si evidenziano livelli inferiori al Centro (54% - Nord  59% e Sud 57%).
La sopravvivenza a 10 anni è pari al 48%.
 

Fattori di rischio

L'alcol e il tabacco sono i due fra i più importanti fattori di rischio per lo sviluppo dei tumori della testa e del collo, in particolare per quelli del cavo orale, dell'orofaringe, dell'ipofaringe e della laringe. Si stima che il 75% dei tumori della testa e del collo sia causato dal tabacco e dall'alcol. 
Gli uomini che consumano più di tre unità* e le donne che consumano più di due unità di alcol al giorno hanno un rischio significativamente più elevato di sviluppare il cancro della testa e del collo.
Le persone che fanno uso sia di alcol sia di tabacco sono a maggior rischio di sviluppare questi tumori rispetto a coloro che usano solo uno dei due fattori.
*un'unità è intesa come 250 ml di vino 12% vol.

Le infezioni da tipi cancerogeni di Papilloma Virus umano (HPV), soprattutto HPV-16, sono un fattore di rischio per alcuni tipi di tumori della testa e del collo, in particolare quelli dell'orofaringe che coinvolgono le tonsille o la base della lingua. 

L'esposizione professionale alle polveri del legno è un fattore di rischio per il cancro rinofaringeo. 

Altri possibili fattori di rischio sono:
- inalazione polveri di amianto e sostanze chimiche di vario genere
- dieta povera in vitamine del gruppo A e B
- scarsa o non corretta igiene orale, specie in soggetti portatori di protesi dentarie
- virus di Epstein Barr (EBV), associato ai tumori del rinofaringe
- pregressa radioterapia a livello del distretto cervico-facciale
- immunodepressione profonda e prolungata
- alcune rarissime malattie genetiche


Sintomi

Nei tumori della laringe > in una fase iniziale si possono verificare alterazioni della voce; con l’avanzare della malattia la deglutizione diventa difficile e/o dolorosa.

Sintomi nei tumori della faringe > il paziente può avvertire la sensazione di un corpo estraneo o dolore alla gola, la presenza di noduli sul collo (linfonodi ingranditi), difficoltà nel deglutire, alitosi, voce nasale e salivazione eccessiva. Tra gli altri sintomi: disturbi uditivi (calo dell'udito, ronzii, fischi, sensazione di orecchio tappato, otiti ricorrenti), abbondanti secrezioni ed emorragie nasali. Nelle forme avanzate mal di testa, perdita dell'olfatto, visione ridotta e sdoppiata.

Sintomi nei tumori della bocca > i sintomi iniziali sono lievi: piccole vesciche dolorose, ulcere o ferite che non guariscono, difficoltà nei movimenti della lingua. Nelle forme più avanzate si arriva all’impossibilità ad aprire la bocca.

Sintomi nei tumori paranasali > frequente l'ostruzione nasale, secrezioni abbondanti ed emorragie. I sintomi di uno stadio avanzato sono dolore, alterazioni della sensibilità del volto, disturbi visivi e deviazione della lingua.
 

Come riconoscere i sintomi

I sintomi dei tumori della testa e del collo sono comuni ad altre patologie. Per questo motivo è necessario consultare il medico se da almeno 3 settimane persistono:
- mal di gola, bruciore o lesioni nel cavo orale
- raucedine, deglutizione dolorosa e fastidiosa e conseguente malnutrizione e dimagrimento
- naso chiuso o sanguinamento da una narice
- gonfiore nella regione del collo
- mal d’orecchie
Riconoscere i sintomi in tempo, specie se presenti in soggetti a rischio, è di fondamentale importanza per favorire una diagnosi precoce.
 

Diagnosi precoce

La diagnosi precoce gioca un ruolo importante nei risultati a lungo termine del trattamento. Infatti, le neoplasie identificate in fasi precoci e soprattutto senza interessamento linfonodale hanno tassi di guarigione che vanno dal 75 al 100% dei casi.
Gli esami diagnostici previsti sono:
- endoscopia: è condotta con endoscopi rigidi o flessibili collegati a un monitor o a sistemi di registrazione;
- biopsia: prevede il prelievo e l’analisi microscopica di tessuto biologico per dare una corretta diagnosi, acquisire informazioni sul tumore e sul suo possibile decorso;
- esami radiologici: ecografia, TAC e risonanza magnetica (RMN) con mezzo di contrasto vengono utilizzati per valutare l’estensione locale, regionale o la diffusione a distanza del tumore.

Da alcuni anni, l’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (AIOCC) patrocina campagne di sensibilizzazione sul tema che coinvolgono le principali città italiane.


Diagnosi e trattamento

La diagnosi richiede l’esame istologico di lesioni sospette identificate in genere durante una visita specialistica otorinolaringoiatrica o maxillo-facciale.
La stadiazione richiede la pan-endoscopia della regione e la valutazione strumentale con TAC o RMN.

I tumori della testa e del collo, sulla base dello stadio di malattia, possono essere divisi in due grandi gruppi, che hanno prognosi e terapia differenti.
Il primo gruppo è rappresentato dalla malattia iniziale, stadio I e II, ovvero senza interessamento linfonodale e con massa principale ancora contenuta, generalmente meno di 4 cm di diametro massimo e senza estensione a più sottosedi. Ha prognosi favorevole, con tassi di sopravvivenza a 5 anni che possono variare fra l’80 e il 100%. Può essere trattato sia con chirurgia sia con radioterapia e la scelta può variare di caso in caso sulla base di numerosi fattori fra cui la sede della malattia e le preferenze del paziente. 
Quando la malattia viene diagnosticata in fase avanzata, stadio III-IV, la prognosi peggiora drasticamente, con tassi di sopravvivenza a 5 anni che complessivamente si collocano intorno al 40%. 
Di fatto, la differenza fra i due gruppi è data dall’assenza di interessamento linfonodale (stadio I e II) o dalla presenza di linfonodi metastatici (stadio III e IV).
Purtroppo la maggior parte dei tumori della testa e del collo si diagnostica in fase avanzata. Questi casi devono essere affrontati nell’ambito di team multidisciplinari prima di qualunque atto terapeutico. Numerose pubblicazioni dimostrano che i pazienti il cui trattamento è deciso e impostato nell’ambito di un gruppo multidisciplinare hanno una prognosi significativamente superiore rispetto ai pazienti trattati dal singolo specialista.
Il trattamento di scelta dei tumori localmente avanzati può comprendere la chirurgia e/o la chemioterapia, mentre il trattamento radioterapico è di regola sempre indicato, o come alternativo alla chirurgia o come adiuvante alla stessa.
 

Tumori a genesi virale

Due tipologie di tumori della testa e del collo sono a genesi virale. 
Il primo è il tumore indifferenziato del rinofaringe, chiamato in passato linfoepitelioma o tumore di Schmincke. È un tumore che si sviluppa nel rinofaringe ed è collegato al virus di Epstein-Barr (EBV). Si distingue dagli altri carcinomi squamosi per una spiccata aggressività sistemica.
Il secondo tipo è il tumore squamoso della tonsilla o della base lingua P16 positivo che è associato all’infezione da Papilloma Virus umano (HPV). Questa neoplasia colpisce soggetti giovani e non esposti ai classici fattori di rischio (fumo e/o alcol). È caratterizzata da un rapido interessamento linfonodale, ma anche da minori danni genetici, cosa che la rende particolarmente sensibile a chemioterapia e radioterapia. Infatti la prognosi dei tumori orofaringei HPV positivi è decisamente migliore rispetto alle forme HPV negative. Mantiene però la stessa capacità di dare metastasi a distanza del tumore HPV negativo, anche se in tempi più lunghi. Una particolarità delle forme metastatizzate è la mancanza di organi bersaglio preferiti: sono possibili metastasi in ogni organo e/o apparato.